Il nostro approccio va oltre il biologico, ed è basato sul controllo e gestione dei processi vitali degli organismi viventi attraverso l’applicazione di rimedi omeopatici da noi prodotti utilizzando sostanze presenti in azienda. In tal modo vengono stimolate le difese naturali delle piante contro i parassiti, le patologie vegetali e gli stress ambientali come siccità, gelo, grandine, ecc. A ciò affianchiamo altri metodi come la riproduzione di microorganismi nativi per stimolare la fertilità del suolo.
Le lavorazioni nei vigneti sono fatte a mano dalla potatura alla raccolta. Lo “stare nel vigneto con i piedi” ci permette di seguire i progressi del nostro lavoro dal suolo all’uva e monitorare la crescita fenologica di quest’ultima da vicino e intervenire quanto prima, se necessario. Applichiamo la stessa filosofia in cantina mediante la fermentazione spontanea dei mosti, senza l’aggiunta di lieviti selezionati, coadiuvanti, solfiti o altri enzimi.
In aggiunta alle analisi chimiche di routine dei mosti, monitoriamo l’evoluzione del nostro lavoro con analisi qualitative come le cromatografie del suolo e del vino.
La Dinamolisi capillare ci permette di valutare il grado di vitalità e valore nutritivo dei nostri vini.
La nostra superficie vitata di proprietà e in conduzione è di 2ha, nel 2026 sarà piantato un nuovo vigneto di 1ha da selezione massale delle viti di Cesanese di Affile dai nostri vigneti “di mezzo secolo” a Piglio e Serrone. Da anni selezioniamo le uve condotte con metodi naturali da piccole parcelle di vigneti vecchi a Piglio.
Le tipologie di vino ad oggi prodotte sono sette:
Cesanese del Piglio DOCG “L’Onda” dal vitigno di Paliano e una parcella del vitigno di Serrone
Cesanese del Piglio DOCG “Mola da Piedi” dall’omonimo vigneto e dalla selezione di alcuni cloni dalle vigne di Piglio e Serrone
“Mola da Piedi” – Passerina del Frusinate IGT
“Raphaël” – Cesanese del Piglio DOCG o Rosso del Frusinate IGT (rispetto all’annata) dai vigneti di Grotte o Colli
“Raphaël” – Passerina del Frusinate IGT, da uve Passerina e una piccola percentuale di uvaggi bianchi antichi come ottonese, malvasia presenti nei vigneti anziani
“Raphaël” – Rosato del Frusinate IGT, da uve Cesanese di Affile da vigneti anziani
“Bollicina Artigianale” – Frizzante, Passerina del Frusinate IGT, dalle uve bianche Passerina e Trebbiano delle vigne anziane
Nasce il Cesanese del Piglio DOCG ``L'Onda``
Nell’annata 2009, Maria Ernesta vinifica in proprio le uve del vigneto di famiglia a “Colli Santi” e destina il vino a una nuova etichetta e a un nuovo corso. Da questa vigna, cui sono legati i suoi ricordi d’infanzia, è nato il Cesanese del Piglio DOCG “L’Onda”.
2009
La prima vendemmia
Nella primavera 2014 l’azienda vitivinicola cresce, recuperando due vigneti impiantati negli anni 60 in località Casalotto e Grotte. Nello stesso anno Maria Ernesta segue la prima vendemmia completamente in autonomia, dalla potatura al imbottigliamento. Una annata difficile. Passione e caparbietà però portano buoni risultati.
2014
La Viticoltura olo-omeopatica
Maria Ernesta e Geminiano si incontrano. ll loro obiettivo è di avere un agrosistema sano e resiliente alle avversità, capace di fronteggiare parassiti, malattie e stress climatici senza il supporto di prodotti esterni all’azienda, capace di produrre uve sane da trasformare in vino.
2015
Nuova sede della Cantina Maria Ernesta Berucci
Nel 2018 Maria e Geminiano ristrutturano la storica cantina Massimi Berucci, ferma dal 1983 e crea una cantina moderna dove la scelta artigianale si coniuga con vinificazioni e affinamenti in materiali diversi dal cemento crudo alle anfore, al legno grande, per esprimere identità e sfumature diverse del Terroir, nei loro vini.
2018
In attesa del nuovo impianto
Nel 2026 è previsto l'impianto d i1,5 ha di vigneto in affiancamento al vigneto di Terra Felix a Paliano. Da diversi anni studiamo la varietà clonale dei vigneti anziani per realizzare la selezione massale dei cloni più antichi e espressivi di Cesanese di Affile.